Dino Zoff: “La vittoria di Sinner a Wimbledon come la nostra al Mundial 1982”

Dino Zoff è una leggenda dello sport italiano. Capitano della Nazionale campione del mondo nel 1982, ma anche un appassionato dei colori azzurri. A 83 anni segue tutto, dal nuoto al calcio e anche il tennis. Ha seguito la finale di Wimbledon, anche lui incollato alla televisione a vedere Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz: “Non ho perso un punto. Mi è piaciuta molto”, racconta l’ex portiere, sulla cui vita è in produzione un docufilm diretto da Giovanni Filippetto.
Zoff, che vittoria è stata quella di Sinner a Londra?“Un trionfo veramente meritato. È giusto ora consacrare Jannik come uno dei grandissimi dello sport italiano”.
Qual è stato per lei il momento più bello?“Devo dire che mi hanno emozionato tanti punti, soprattutto quelli più combattuti. Però ero fiducioso, sapevo che poteva farcela”.
Cosa le piace di Jannik?“Sul lato tecnico non ho le conoscenze per esprimermi. Però è un campione assoluto per il comportamento che ha in campo. La sua correttezza mi colpisce sempre. È il massimo”.

Sinner è già un’icona?“A me sembra davvero un perfetto uomo di sport. Quando gioca è esemplare. Non fa mai polemica, non è scorretto con gli avversari. Lo guardo dall’esterno e lo vedo cresciuto anche come persona. Ormai ha tutto”.
La sua vittoria a Wimbledon è un’impresa?“Della storia del tennis, senz’altro”.
Quali sono i trionfi più importanti dello sport italiano?“Beh partirei da Jannik e il suo successo di domenica scorsa. Poi l’oro di Jacobs nei 100 metri a Tokyo e i Mondiali vinti nel 1982 e nel 2006 dalla Nazionale di calcio. Non mi faccia fare classifiche, sono tutte grandi vittorie. E anzi, mi dispiacerebbe dimenticare qualcuno, soprattutto tra i protagonisti degli sport che sono meno sotto i riflettori”.
Sinner può vincere anche il Roland Garros e completare così la collezione di tornei dello Slam?“È il primo tennista al mondo, quindi certo, può fare anche questo. Non ha limiti”.
La Repubblica